Dalla Romagna all'Emilia: lungo le strade di una regione che incanta
Da Cesena a Carpi, un tour su due ruote, tra arte, cultura e buona cucina, attraverso i variegati paesaggi dell’Emilia-Romagna, lontano dai percorsi che si fanno in automobile, lungo strade da percorrere con lentezza, che tra curve e rettilinei ci faranno gustare appieno il panorama e il fascino di città ricche di storia.
Cesena
Il nostro viaggio inizia poco più su della Riviera Romagnola, da Cesena, più precisamente dall’uscita dell’autostrada Adriatica A14 “Cesena Sud”. Patria della famosa piadina romagnola, da gustare nei tanti chioschi della città, qui tutto ci parla dei Malatesta, famiglia che nel 1400 rese ancor più bello questo centro dell’Adriatico. Visitiamo come prima tappa la straordinaria Biblioteca Malatestiana (XV sec.), capolavoro d’arte e di cultura inserita dal 2005 nel Registro internazionale delle Memorie del mondo dell’Unesco. Ci dirigiamo, quindi, al Duomo di Cesena, che domina con il suo lineare stile romano-gotico la bella Piazza Giovanni Paolo II, un salotto a cielo aperto. Poco distante, da qui, su Corso Garibaldi, entriamo infine nel duecentesco Santuario dell’Addolorata, eretto su un preesistente luogo di culto di cui sono ancora visibili gli antichi e affascinanti affreschi.
Forlì
Lasciamo Cesena e ci dirigiamo verso Forlì ammirando attorno a noi i paesaggi di un verde mozzafiato, che ci fanno comprendere il perché questa provincia sia stata ribattezzata “cuore verde della Romagna”. Prendiamo via Mulini, poi alla rotonda via Machiavelli e a sinistra imbocchiamo la SS9. La percorriamo per 17 km superando Forlimpopoli e ancora dritto, fino a raggiungere il centro cittadino. Città fondata dai romani, Forlì ha ancora oggi un fascino medievale intatto che ritroviamo nel Palazzo del Comune, nel Duomo, ricostruito quasi per intero nel 1800, e nella Basilica di San Mercuriale, in Piazza Saffi, il simbolo di Forlì con il suo imponente campanile in stile romanico del 1100. Vittima nel 1173 degli scontri fra Guelfi e Ghibellini, fu edificata su un’antica pieve del IV secolo.
Ravenna
Usciamo da Forlì e imbocchiamo la via Ravegnana (SS67). Dopo un paio di km deviamo sulla SP2 (Via Cervese) prendiamo quindi la SP53 in direzione del borgo di San Pietro in Vincoli e seguiamo la strada, tra curve e campagne, fino a ricongiungerci con la via Ravegnana che ci porterà alle porte di Ravenna. Fiorente centro d’arte e di cultura romagnola, culla di antichissime civiltà, come gli Etruschi, che la fondarono, è famosa per i suoi incredibili mosaici e monumenti paleocristiani. Dopo una lunga pausa a tavola, per degustare le specialità culinarie, cappelletti e tortelli, visitiamo la magnifica Domus dei Tappeti in Pietra, i cui mosaici bizantini sono tornati casualmente alla luce negli anni ’90. Ci dirigiamo poi al Complesso di San Nicolò in cui è possibile fare un vero e proprio viaggio attraverso la storia e le differenti tecniche del mosaico. Dopo aver fatto visita alla Tomba di Dante, nelle vicinanze scopriamo un luogo ricco di fascino: la Cripta Rasponi, antica cappella gentilizia dell’omonimo Palazzo, e i magnifici Giardini Prensili, il cui accesso è su piazza San Francesco. Qui sorge l’antichissima Basilica di San Francesco, dove si svolsero i funerali di Dante Alighieri.
Comacchio
Muovendoci lungo i labili confini fra Romagna e Emilia, risaliamo verso nord attraverso la SP1 fin quasi lungo il fiume Reno. Giriamo a destra sulla SP24 e dopo 7 km circa, alla rotonda, imbocchiamo la SS309 lasciandoci avvolgere dagli spettacolari panorami del Parco del delta del Po fino a Comacchio, avvolti da una natura che commuove lo sguardo. Località balneare abitata fin dall’Età del Bronzo, è costruita su tredici piccole isole che la rendono unica con i suoi lidi e i tanti canali , donandole un fascino senza tempo. Qui la nostra moto non è ben accetta, per cui passeggiamo a piedi fra stradine e corsi d’acqua, ammiriamo gli storici “Tre Ponti” per poi dirigerci verso la Cattedrale di San Cassiano – in piazza XX settembre - dedicata al Santo Patrono, particolare per la sua facciata in mattoni, simile alla facciata e al campanile della seicentesca Chiesa del Santissimo Rosario, nostra ultima tappa.
Ferrara
Lasciamo la costa adriatica e procediamo in direzione Ferrara, percorrendo, verso Ostellato, la SP1a, una strada unica, che passa tra due corsi d’acqua. Arrivati a Maiero prendiamo a destra via Malatesta fino a Runco e poi la SP29, la strada provinciale “Ferrara”. Superato Cona, meno di 2 km e giriamo a sinistra su via Pomposa (SP15) ed entriamo a Ferrara, magnifico gioiello di arte e di storia, feudo della famiglia guelfa d’Este. Parcheggiata la moto ci addentriamo nel suo centro storico medievale dichiarato Patrimonio Unesco e passeggiamo fra le sue splendide piazze, Piazza Trento e Trieste, cuore pulsante della città su cui sorgono i principali edifici storici e religiosi di Ferrara, e la storica Piazzetta di Sant’Anna dove era ubicato il vecchio ospedale cittadino in cui fu rinchiuso per pazzia Torquato Tasso. Concludiamo la nostra visita in un luogo “magico”: la Basilica di San Giorgio Fuori le Mura - in piazzale San Giorgio, sulla riva sinistra del PO - la chiesa più antica di Ferrara (VII sec.)
Bologna
Usciamo da Ferrara e ci dirigiamo in direzione Poggio Renatico, sulla SP8. Superato il centro abitato proseguiamo sulla SP25, poi sulla SP4 verso San Pietro in Casale e ancora dritti fino a Bologna, la “capitale” dell’Emilia Romagna. Il suo centro storico ci colpisce subito per la bellezza dei suoi portici, per la Torre degli Asinelli e la torre Garisenda e per le grandi e accoglienti piazze, come Piazza Maggiore e Piazza del Nettuno, veri e propri salotti in cui sorseggiare un buon bicchiere di vino e assaggiare i piatti della tradizione locale, in prima linea mortadella, ragù e tortellini. Tra le tante chiese, piazze storiche e palazzi, tutti meritevoli di attenzione, non lasciamo Bologna senza prima visitare quella che è la quarta chiesa più grande d’Italia: la trecentesca Basilica di San Petronio, su piazza Maggiore, uno dei simboli della città “Dotta”.
Modena
Da Bologna usciamo prendendo la SP569 Bazzanese verso Bazzano, poi via Castelfranco e continuiamo sulla SP14. Seguiamo la strada, fra curve e rettilinei, che diventa SP623, e ancora dritti fino a Modena. Anche Modena ha la sua torre, la Torre Ghirlandina, torre campanaria del Duomo e patrimonio Unesco, che domina Piazza Duomo. Qui parcheggiate le nostre moto, ci rilassiamo girando di piazza in piazza, tanti piccoli capolavori di architettura urbana costellati di edifici storici di epoca medievale e rinascimentale dove sorseggiare seduti ad un tavolino di un bar un calice di Lambrusco Doc locale, con qualche aperitivo a base di Prosciutto di Modena Dop e Parmigiano Reggiano. Tra queste l’eleganti Piazza Grande e Piazza Roma, su cui affaccia il Palazzo Ducale (corte estense tra Seicento e Ottocento) – la cui realizzazione fu supervisionata dal Bernini - oggi sede della prestigiosa Accademia Militare di Modena e di un museo.
Soliera
Muovendoci con lentezza ammirando i primi paesaggi della pianura padana, splendida con le sue sfumature di un verde scuro pallido, prendiamo la SP413 che ci porta direttamente a Soliera. Ad attirare la nostra attenzione - oltre al "tortellone balsamico" protagonista qui della Fiera di San Giovanni (24 giugno) - è il Castello Campori. Magnifica struttura fortificata caratterizzata da due torrioni quattrocenteschi, in epoca tardo medievale fu al centro delle contese fra le casate degli Estensi e dei Pio di Carpi.
Carpi
Di nuovo in sella - sempre sulla SP413 – ci dirigiamo verso l’ultima tappa del nostro tour: Carpi. Feudo dei Pio, è interessante girando per il suo centro storico ammirare il chiaro assetto di impronta romana su cui fu costruita l’imponente struttura urbana, prima medievale e poi rinascimentale. Ci soffermiamo, in via Trento e Trieste, nel cuore del centro storico, ad ammirare la seicentesca Chiesa di San Francesco D’Assisi, ubicata nei pressi della bella Piazza Garibaldi. Al suo interno si possono ammirare pregevoli opere tra cui la pala settecentesca posta sull’altare. Ancora una tappa alla rinascimentale Piazza dei Martiri, dove visitiamo la Cattedrale, e, prima di salire in moto e prendere la via del ritorno, un giro in Piazza Re Astolfo, antico cuore medievale di Carpi.
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